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Involucri per alimenti: vegani o con cera d’api?

Molte persone, soprattutto tanti giovani, hanno abbracciato il veganismo: una filosofia, uno stile di vita che esclude, nei limiti del possibile e praticabile, ogni forma di sfruttamento e crudeltà verso animali per scopo alimentare, per il vestiario, come per qualunque altro scopo.

È in questa logica, quindi, l’interesse nei confronti di involucri per alimenti vegani

Abbiamo fatto una ricerca anche noi di BEESU’, in questa direzione, e abbiamo provato per voi alcuni veganwax wrap o veggie food wrap

Si tratta di prodotti confezionati all’estero, in Europa – non abbiamo trovato aziende  italiane che li producessero – e usano per impregnare il tessuto miscele di cere vegetali.

Molte sono le piante da cui possono essere estratte, ma le più adatte allo scopo non sono locali, ma autoctone di paesi lontani dall’Europa: la carnauba è una pianta spontanea del Brasile, così come il sommacco è diffuso in Giappone e in Cina.

Queste cere devono essere importate e lunga è la strada che devono percorrere per giungere fino a noi, con conseguente inquinamento legato al trasporto. 

Il processo di estrazione inoltre non è sempre sostenibile, perché, oltre al calore o alla pressione, spesso vengono usati solventi, e talvolta la trasformazione dei grassi estratti da queste piante in emulsioni simili alla cera prevede l’impiego di tecniche di idrogenazione con utilizzo di sostanze catalizzatrici.

Questi motivi, oltre alla breve durata di questi veggie food wrap che perdono l’inceratura e quindi la funzionalità, dopo pochi utilizzi e al relativamente alto rapporto qualità prezzo, li hanno resi, ai nostri occhi, poco interessanti. 

I principi etici di rispetto per la vita animale, e non solo, sono anche nostri valori.

Noi, mentre facciamo ricerca di cere vegetali più sostenibili e più efficienti di quelle usate attualmente da altri marchi, per soddisfare le richieste anche dei clienti vegani più esigenti, utilizziamo cera d’api biologica, ma con molta accortezza.

È infatti nostra massima cura acquistarla da apicoltori certificati che ci garantiscano di essere veri custodi delle api, e non sfruttatori, e che considerino la raccolta dei prodotti di questi operosi insetti – cera, propoli, miele – in un’ottica di collaborazione e non di rapina.

Il prelievo della cera, di opercolo se si tratta di melari o di nido se si tratta di alveari, viene fatto anche per un rinnovo benefico e necessario alla salute e all’equilibrio delle famiglie di api. Inoltre la cera biologica che acquistiamo viene da realtà vicine a noi, nell’ottica del sostegno dell’economia locale e del “chilometro zero”. 

Abbiamo a cuore tutte le api, preziose alleate per l’impollinazione e garanzia del mantenimento delle biodiversità, anche quelle selvatiche. Per questo offriamo laboratori educativi e didattici e Beesù Hotel.

Il rispetto è alla base della filosofia del nostro progetto e molto ci ha insegnato a riguardo la visione del delicatissimo film-documentario The Honey Land di T. Kotevska e L. Stefanov. Ma ve ne parleremo in un prossimo articolo.

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